Messa in sicurezza del versante orientale del monte Brione
Anno
2020 - 2021Attività
Messa in sicurezza del versante orientale del monte BrioneImporto eseguito
2.295.891,29Cooperative interessate:
Il Progetto
Per decenni, la regione del monte Brione è stata teatro di frequenti smottamenti e cadute di massi, con episodi che hanno interessato persino l’infrastruttura locale, come evidenziato dal significativo crollo avvenuto nell’inverno del 1985. Questo evento ha visto un masso di circa 60 metri cubi interrompere la statale vicino a Ca’ Rossa, stimolando l’installazione di barriere paramassi.
Il 9 marzo 2014, un altro significativo distacco di roccia, di circa 400 metri cubi, ha colpito direttamente abitazioni e strutture, causando danni sostanziali. In risposta a questi episodi, sono stati avviati immediati lavori di messa in sicurezza e analisi approfondite della zona per prevenire ulteriori incidenti.
Gli interventi iniziali ,coordinati dalla Provincia, hanno incluso la pulizia dei detriti, il consolidamento del versante e il ripristino della rete di distribuzione del metano. È stata riconosciuta la necessità di proteggere le attività agricole, le residenze e le strutture turistiche adiacenti tramite soluzioni di ingegneria passive, per mitigare il rischio di ulteriori crolli.
La struttura realizzata, un vallone tomo di tipo passivo, ha lo scopo di intercettare i massi in movimento, garantendo una protezione efficace per le aree a rischio. Le fasi di costruzione hanno incluso la preparazione delle aree di lavoro, la rimozione della vegetazione e l’utilizzo innovativo dei materiali ricavati per la stabilizzazione dei pendii.
La metodologia adottata ha permesso non solo di prevenire efficacemente il rischio di frane ma anche di minimizzare l’impatto ambientale e i costi di manutenzione rispetto a soluzioni alternative come le reti metalliche. Queste ultime, infatti, pur essendo meno costose inizialmente, richiederebbero interventi frequenti e avrebbero un impatto visivo e ambientale maggiore.
In sintesi, il progetto ha evidenziato un approccio olistico alla gestione del rischio di frane, combinando tecnologie ingegneristiche avanzate con considerazioni ambientali, per garantire la sicurezza e la sostenibilità della regione a lungo termine.